Bisogna andare indietro nel tempo almeno di due milioni di anni per trovare le prime tracce di vino. E bisogna andare in Italia, in Toscana per la precisione dove, nel Valdarno Superiore, sono stati ritrovati reperti fossili di tralci di vite in depositi di lignite. Certo a quei tempi non esistevano le bottiglie di vetro per contenere il nettare d’uva e tanto meno le etichette da appiccicare sulle bottiglie per identificarne la qualità. Una cosa, quella di stampare etichette per il vino, che oggi è facile da realizzare rimanendo comodamente seduti a casa e utilizzando lo smartphone grazie ai servizi di stampa online. Ovvio che due milioni di anni fa non si poteva minimamente pensare un’opportunità del genere ma di cose in questi due milioni di anni ne sono cambiate parecchie e anche il vino, la sua produzione, la coltivazione dei vitigni è cambiata adattandosi ai cambiamenti tecnologici e all’evoluzione scientifica.
Vitis Vinifera
Tornando alla storia del vino, esistono diversi studi in grado di dimostrare come la vitis vinifera crescesse spontaneamente già 300mila anni fa. Che l’Italia sia la terra del vino, a parte i ritrovamenti nel Valdarno Superiore, lo dimostra anche uno scavo eseguito nel 02010 in Sicilia a Sciacca dove sono stati trovate alcune tracce di residui legati al processo di vinificazione all’interno di una giara ollocata cronologiamente all’età del Rame. Si tratta di una delle testimonianze relative al vino più antiche d’Europa.
Altrettanto sensazionale può essere considerata una scoperta fatta nel 1996 da una missione archeologica statunitense in Iran dove è stata rinvenuta una giara di terracotta con all’interno una sostanza secca proveniente da grappoli d’uva. La sostanza è stata collocata a 7000 anni fa, nel 5100 a.C..
La produzione su larga scala del vino inizia intorno al 4000 a.C. come dimostrano alcuni ritrovamenti in Armenia. Interessante sapere anche come la Bibbia abbia attribuito a Noè la scoperta del processo di lavorazione del vino dopo il diluvio universale. Secondo il testo sacro, infatti, Noè avrebbe piantato una vigna al termine del diluvio e avrebbe poi lavorato il frutto ottenendo l vino e bevendone fino a ubriacarsi.
I Romani
Durante l’impero romano la produzione di vino venne implementata tanto che la bevanda si trasformò da prodotto elitario a bene di consumo quotidiano. I romani piantarono viti, oltre che in Italia, anche nelle loro colonie e la produzione aumentò parecchio.