Si fa presto a dire vino. Ma come possiamo disntiguere fra le moltissime varietà in commercio oggi? Ovviamente possiamo farlo attraverso una classficazione che segue precisi schemi e regole che proveremo a vedere insieme.
Prima di tutto il sistema di vinificazione e le proprietà prganolettiche sono discriminanti per classificare i vini. Poi il grado alcolicom l’acidità, la sapidità. Una prima distinzione è poi fra vini fermi e vini frizzanti o effeverscenti, ma anche il contenuto di zuccheri contribuisce a definire un vino
Tanto per fare qualche esempio, un vino ordinario è un tipo di vino immesso al consumo dopo aver subito il solo processo di vinificazione e quind senza interventi successivi di tipo tecnico o aggiunte di altri componenti.
Un vino bianco viene realizzato, come intuibile, attraverso la lavorazione dell’acino di uva bianca. Può anche essere prodotto da bacca nera, come il pinot noir, attraberso un particolare processo di lavorazione. Solitamente i vini bianchi sono consigliati con cibi di pesce, crostacei, carni bianche.
Il vino rosso si produce partendo dal mosto fatto macerare sulle bucce. Si caratterizza per un’ampia gamma di profumi e per una sensazione di morbidezza, corposità e tannicità che può essere più o meno elevata. Si abbina idealmente con pietanze a base di carni rosse, cacciagione, formaggi.
Il vino rosato si ottiene partendo dalla lavorazione delle uve nere ma trattate in modo particolare, in modo da ottenere succo a veloce contatto con le bucce massimo 36 ore. Nella Ue è vietato produrre vino rosato mescolando vino bianco e vino rosso. Si sposa bene con piatti a base di pesce, paste asciutte con sughi delicati, salumi leggeri.